DIAVOLI E PULCINELLA
Sterna codalunga Sterna paradisaea. Farne Islands, Inghilterra. Canon EOS 5D, ob. Canon 17-35mm f2.8 a 17mm.
4 giugno 2009, 13.52.49, ISO 400, priorità dei diaframmi, AV f7.1, TV 1/3200, misurazione media ponderata, AI servo AF.
Post-produzione con Photoshop CS4.
Le Farne Islands, un gruppo di isolette rocciose situato a pochissima distanza dalla costa del Northumberland, all’estremo nordorientale dell’Inghilterra, rappresentano, per gli appassionati di ornitologia, un luogo speciale, uno di quei “santuari” a cui occorre dedicare, almeno una volta nella vita, un rispettoso pellegrinaggio.
Qui infatti, durante la mitica breeding season, potrete visitare isole che ospitano decine di migliaia di alcidi nidificanti. Pulcinella di mare, urie e gazze marine la fanno da padrone, ma vedrete anche sterne di diverse specie, gabbiani e altri uccelli marini coloniali in quantità sorprendenti.
Dal plateau sommitale della Inner Farne, un pianoro erboso traforato dalle gallerie dei pulcinella, lo spettacolo del loro viavai tra mare e terra è a tratti mozzafiato. Incredibili quantità di uccelli dal becco sgargiante, si tuffano tutti insieme verso il mare, in cerca di cibo, per poi tornare ai nidi carichi di prede, in un continuo susseguirsi di voli avanti e indietro, a pochi metri dalla vostra testa. Stando quindi sul camminamento di assi di legno che percorre il ciglio del plateau, potrete, in tutta tranquillità dedicarvi anche alla fotografia dei pulcinella in volo.
La Inner Farne è famosa però, soprattutto, per la sua grande colonia di sterne codalunga.
I nidi sono proprio ai due lati del sentiero che, dall’approdo, sale al faro e tutti i visitatori son costretti, inevitabilmente, a passare di lì, scatenando le continue ire delle sterne, seccate dalla vicinanza così stretta degli umani alle loro uova o ai loro piccoli.
Dunque occorre essere preparati, perché sono piuttosto aggressive e vengono a volarvi a cinquanta centimetri dalla faccia, urlando furiosamente, beccandovi sulla testa e bombardandovi con le loro deiezioni. Non provateci se non avete un cappello!
Si racconta che quando San Cuthbert, nel VII secolo, scelse questi luoghi per il suo eremitaggio, dovette prima liberarli dai diavoli che l’infestavano… che si trattasse delle sterne codalunga? Se così fosse dovremmo dire che il suo esorcismo funzionò male, perché essi, dopo molti secoli, sono ancora là, come potete vedere nella seconda foto, che mi ritrae circondato da undici diavoli.
Mauro e le sterne codalunga. Fotografia di Giorgio Gregori.
Leggete qui il breve commento di
Giorgio Gregori, lo condivido appieno:
LE FARNE DI GIORGIO GREGORI