LE FOTO DEGLI AMICI: SOGNARE AIRONI
Airone bianco maggiore, Florida.
Carlo Delli è un amico e la sua fotografia ha sempre suscitato in me un forte desiderio di emulazione. Le sue foto sono luoghi magici, da godere e ammirare, ma anche da cui trarre preziosi spunti di riflessione. Insomma, per me Carlo è un riferimento fotografico molto importante, una specie di modello, anche se certo non l’unico, a cui ispirarsi e da cui imparare e non è un caso che, a volte, quando ho voglia di prenderlo un po’ in giro, mi diverto a chiamarlo Maestro.
Insieme a lui e ad un altro carissimo amico, ho fatto uno dei viaggi fotografici più affascinanti della mia vita: dieci giorni di totale immersione nella natura africana del Masai Mara, in Kenia, durante la Grande Migrazione, un safari memorabile che di sicuro rimarrà come pietra miliare nel mio percorso di fotografo di natura.
Per chi conosce la fotografia naturalistica (e non solo) italiana, Carlo Delli non ha bisogno di presentazioni e lascio quindi a lui la parola.

SOGNARE AIRONI, di Carlo Delli.
Sono particolarmente affezionato a questa foto per molti motivi. Te ne dico due.
Questa è stata la prima delle altre poche volte in cui si è “materializzata” l’immagine che per anni avevo sognato di poter vivere, di poter vedere e di poter “registrare” sulla pellicola. Per anni infatti, magari prima di addormentarmi, visualizzavo un airone in volo proprio in questa posizione, e per anni ho fatto appostamenti nelle nostre zone sperando di ottenere l’agognato scatto. Ho fotografato decine e decine di posizioni di volo diverse, ma quella che speravo mai. E me ne sono poi un po’ dimenticato. Ma la prima volta che ho visitato la Florida sono rimasto a lungo davanti al primo laghetto che si trova all’inizio dell’ “Anhinga Trail”, e lì ad un certo punto è avvenuto il “miracolo”: l’airone in volo esattamente come nel “sogno” e per di più con un pesce gatto nel becco! Questo non avevo osato immaginarlo nemmeno io.
Ho letto in un saggio sulla creatività che taluni considerano creative quelle opere che l’artista “visualizza” dentro di sé prima di realizzarle: questo avviene dunque anche in fotografia di natura! Inoltre ho documentato un modo inusuale di caccia dell’airone bianco maggiore: infatti l’animale stava su di un albero e si gettava a tuffo sulla preda subacquea, proprio come fa un martin pescatore. La pellicola è Velvia, il corpo macchina Canon T90, l’obiettivo il mitico FD 400 mm f 4.5, un “amico” al quale sono così affezionato da averlo ancora qui con me pur non usandolo più, avendo ormai il sistema autofocus.

IL SITO WEB DI CARLO DELLI